Il contributo essenziale delle lettere alla società civile, soprattutto nel suo costituirsi e evolversi verso una realtà sovraregionale, è un dato importante che non solo distingue la situazione italiana nel contesto internazionale, ma invita una riflessione continua sul ruolo che la letteratura può e forse deve assumere oltre la sua dimensione intrinseca di stimolo intellettuale ed estetico. Tale pensiero, che riguarda anche ma non solo gli specialisti italianisti, si prospetta utile particolarmente in epoche come la nostra che vedono cambiamenti notevoli nel consumo delle lettere, evoluzione dettata certamente in parte dalla radicale trasformazione del contesto mediatico in cui narrativa e poesia ormai si affermano, con esiti per di più molto positivi. Nel riposizionamento che l’odierno mondo digitale chiede ai letterati – autori, critici e studiosi – spuntano tuttavia non soltanto tendenze evocate dai nuovi media. Si affermano pure fenomeni che possono sembrare tipiche della nostra epoca mentre sono invece risultati di processi di lunga durata che nel corso dei secoli hanno determinato la gamma piuttosto variegata del consumo letterario.